GEOPOLITICA
Le quattro squadre sorteggiate per questo girone hanno profili politici e calcistici molto diversi tra loro.
Il Brasile, forte dei suoi 200 milioni di abitanti e dell’economia più grande del Sudamerica, è al settimo posto tra i paesi con PIL più alto al mondo ed è una potenza geopolitica, oltre che calcistica, di tutto rispetto. Neymar e compagni avranno l’arduo compito di far dimenticare ai brasiliani non solo l’umiliazione calcistica subita in semifinale quattro anni fa, quando la nazionale tedesca si impose per 7 a 1 contro la Seleçao, ma anche le turbolenze economiche e politiche che hanno colpito il Paese negli ultimi anni, culminate nel 2016 con la destituzione del Presidente Dilma Rouseff, sospettata di corruzione in seguito all’affaire Petrobras.
La seconda nazione del continente americano inserita in questo girone è il Costa Rica. Indipendente dal 1821, il piccolo paese centroamericano ha abolito le proprie Forze Armate nel 1949, diventando il primo Stato senza esercito al mondo. Il Costa Rica, inoltre, è il paese con la maggiore biodiversità per chilometro quadrato di territorio, dal momento che ospita il 6% della biodiversità della Terra in soli 51 100 km² di superficie.
Le altre due protagoniste del girone E sono invece europee. La Svizzera, innanzitutto; quintessenza delle neutralità sin dal 1674, la nazione alpina è uno dei paesi più antichi e più ricchi al mondo. La sua rappresentativa calcistica, guidata da Vladimir Petkovic e dal capitano Lichtsteiner, è una delle più multietniche, in quanto ben 8 dei 23 convocati sono nati all’estero.
Da ultima, ma non per importanza, la Serbia. Dopo i bombardamenti della Nato nel 1999, Belgrado sta cercando di riconquistare il suo ruolo geopolitico anche grazie all’aiuto di Mosca. Da sempre alleate, Russia e Serbia sono accomunate dalla fede ortodossa ma anche da solidi rapporti economici e commerciali.
CALCIO
BRASILE
La nazionale brasiliana è stata cinque volte campione del mondo, ed è, assieme alla Germania, la principale favorita di questa edizione. Guidata dal tecnico Tite dal giugno 2016, è stata la prima selezione a qualificarsi per questi Campionati del mondo dopo aver facilmente dominato il girone di qualificazione sudamericano. La Seleçao, priva del capitano Dani Alves a causa di un infortunio, può contare su una rosa di primissimo livello, la cui stella polare è senza dubbio Neymar; dopo aver trascinato la squadra a vincere il suo primo oro olimpico due anni fa, l’asso del Paris Saint Germain punta ora a vendicare la notte del Mineirazo e trascinare i verdeoro al loro sesto titolo mondiale.
MIGLIOR PIAZZAMENTO: Campione (1958, 1962, 1970, 1994, 2002)
OBIETTIVO: Vincere i mondiali di Russia 2018
COSTA RICA
La nazionale costaricana, giunta oramai alla sua quinta partecipazione alla fase finale della Coppa del mondo, sorprese il mondo appena quattro anni fa, quando arrivò inaspettatamente ai quarti di finale, dove fu eliminata ai rigori dalla ben più quotata nazionale olandese.
Dopo le deludenti performance alla scorsa Copa America Centenario, i costaricani si sono qualificati alla fase finale di questi mondiali grazie al secondo posto ottenuto nel loro girone alle spalle del Messico. Le stelle di questa squadra sono Bryan Ruiz, esperto attaccante in forza allo Sporting Lisbona, ma soprattutto il portiere del Real Madrid Keylor Navas, fresco campione d’Europa per la terza volta consecutiva.
MIGLIOR PIAZZAMENTO: quarti di finale a Brasile 2014
OBIETTIVO: Superare il primo turno
SVIZZERA
Dopo aver vinto tutte le partite nel suo girone di qualificazione, la sconfitta nell’ultima partita contro il Portogallo ha infatti condannato gli elvetici al secondo posto a causa della peggiore differenza reti rispetto ai lusitani, e di conseguenza ai playoff, dove gli svizzeri si sono imposti non senza fatica sulla modesta nazionale nordirlandese.
La stella della nazionale svizzera è senza dubbio Xherdan Shaqiri; nato in Kosovo il 10 ottobre del 1991, il fantasista dello Stoke City, che ha militato anche nel Bayern Monaco e nell’Inter con risultati non brillanti, dovrà usare il suo talento e la sua fantasia per guidare una squadra dove la qualità tecnica non è il piatto forte. Oltre a lui, Petkovic potrà contare su altri ottimi giocatori come il centrocampista Xhaka e il terzino del Milan Rodriguez, autore del gol decisivo nel playoff dello scorso novembre.
MIGLIOR PIAZZAMENTO: Quarti di finale (1934, 1938, 1954)
OBIETTIVO: Quarti di finale
SERBIA
Erede della gloriosa nazionale yugoslava, che visse il suo periodo d’oro negli anni sessanta, la nazionale di calcio della Serbia ha esordito ufficialmente in campo internazionale soltanto nell’agosto del 2006 e da allora la squadra si è qualificata per i mondiali del 2010 ma non è riuscita a superare il primo turno.
I serbi si sono guadagnati la partecipazione al loro secondo campionato del mondo grazie al primo posto nel Girone D dell’UEFA davanti all’Irlanda e al Galles di Gareth Bale.
La squadra allenata da Mladen Krstajic, 59 presenze e 2 gol con la maglia della nazionale tra il 1999 e il 2008, può contare sull’esperienza internazionale del capitano Kolarov, ora in forza alla Roma, e sul talento di altri due giocatori di serie A come Adem Ljajic e soprattutto il laziale Milinkovic-Savic, corteggiato dalle big di mezza Europa.
MIGLIOR PIAZZAMENTO: Primo turno (Sudafrica 2010)
OBIETTIVO: Superare il primo turno
Come vedere le partite in Tv
Costa Rica – Serbia; 17 giugno 2018, 14.00 (Italia 1) 0 – 1
Brasile – Svizzera; 17 giugno 2018, 20.00 (Canale 5) 1 – 1
Brasile – Costa Rica; 22 giugno 2018, 14.00 (Italia 1) 2 – 0
Serbia – Svizzera; 22 giugno 2018, 20.00 (Italia 1) 1 – 2
Serbia – Brasile; 27 giugno 2018, 20.00 (Italia 1) 0 – 2
Svizzera – Costa Rica; 27 giugno 2018, 20.00 (Canale 20) 2 – 2
Classifica
BRASILE | 7 |
SVIZZERA | 5 |
SERBIA | 3 |
COSTA RICA | 1 |