Il nostro coordinatore Pietro Figuera ha intervistato Elena, una giovane sostenitrice di Naval’nyj che ha accettato di mostrarci il suo punto di vista.
Ciao Elena, grazie per aver accettato questa intervista. Da attivista “navalniana”, rappresenti certamente un punto di vista interessante sull’attualità russa e saprai sicuramente soddisfare le curiosità dei nostri lettori. Innanzitutto, ti chiederei come è nato il tuo interesse per la politica e, più nello specifico, come ti sei avvicinata al gruppo di Naval’nyj.
- Ho iniziato ad avvicinarmi attivamente alla politica soltanto due anni fa, quando ho cominciato a fare volontariato per un’associazione senza scopo di lucro nata dal libro di Anna Politkovskaja “La Russia di Putin”. Naval’nyj era già un nome conosciuto. All’inizio ero molto cauta riguardo a lui (e lo sono ancora, per quanto riguarda i suoi legami con il nazionalismo) ma tra tutte le persone nella scena pubblica soltanto lui e Dmitrij Gudkov incarnavano le mie visioni e le mie speranze per la Russia. Durante le elezioni municipali li sostenevo entrambi ma Dmitrij venne coinvolto in alcuni scandali e perse parte della sua credibilità. Naval’nyj invece si è dimostrato coerente nelle sue attività e più radicale. Sono stanca di vedere solo giochi politici e Naval’nyj ha le caratteristiche di una certa giovane impazienza.
I dati dicono che sono soprattutto gli under 18 a sostenere Naval’nyj… in virtù delle tue conoscenze e della tua esperienza, puoi dire di avere la stessa percezione?
- Si, per la maggior parte, ma non soltanto. Aleksej è giovane e sa come suscitare l’interesse del pubblico con video, meme e likes. I suoi sostenitori minorenni non sono ciechi e sono in grado di vedere le discrepanze nella retorica statale, la brama del governo per le restrizioni e i divieti. Cosa ancora più importante, questi giovani hanno accesso a molti media che con le loro informazioni svelano le vite e gli eccessi dei figli degli alti funzionari statali. Loro vedono la differenza, si arrabbiano e si ribellano, se vuoi chiamare ribellione il fatto di lottare per il proprio futuro. Io ritengo che i media a favore del governo si concentrano molto sull’età dei sostenitori di Naval’nyj soltanto per screditarlo, come a voler dire che sta trascinando ragazzini innocenti nella politica sporca e che li sta manipolando.
Molti media in Europa sostengono che Naval’nyj sia appoggiato dalla classe degli intellettuali e dall’ambiente universitario… è un dato di cui puoi darci conferma?
- Questa non è una domanda facile. I sostenitori di Naval’nyj provengono da differenti background, ma normalmente si tratta di persone molto benestanti (e con un’educazione elevata) dal momento che il lavoratore medio non ha il tempo di pensare all’ingiustizia nel mondo e generalmente non conosce Naval’nyj perché non ha nessuna copertura televisiva. Ma lo staff universitario e l’ambiente culturale oscillano nelle loro preferenze dal momento che economicamente dipendono dal governo e spesso lavorano come alti funzionari del presidente, ma non possiamo sapere se esprimono sinceramente i loro pensieri o se lo fanno soltanto per soldi. A titolo di esempio, si vedano il caso dell’attrice Lija Achedžakova, apertamente contraria al regime, e quello dell’attrice Čulpan Chamatova, al contrario sua grande sostenitrice. Ci sono università che offrono studi di genere e ce ne sono altre dove vengono redatti articoli dottorali per funzionari dello Stato per soldi. E poi c’è un problema con la precedente partecipazione di Naval’nyj nelle “Marce russe” di inclinazione nazionalista, che può far allontanare molti “intellettuali”.
Sulla protesta contro la riforma delle pensioni com’è andata? È vero che all’inizio Naval’nyj non stava prendendo posizione?
- Nel suo programma elettorale Aleksej aveva menzionato il bisogno di ricostruire il sistema pensionistico e incoraggiare un’età pensionistica più elevata MA col supporto di effettivi stimoli economici e opzioni flessibili per le persone più anziane. Lui è stato apertamente contrario all’innalzamento dell’età pensionabile nelle circostanze attuali fin da quando questi piani vennero resi pubblici durante i Mondiali di calcio. Ha distribuito materiali e organizzato manifestazioni fin dallo scorso luglio.
In che misura le proteste sono state organizzate dal vostro gruppo? Qual è stato invece il contributo del Partito Comunista?
- Il Partito Comunista ha preso parte alle proteste contro la riforma delle pensioni e ha organizzato i propri meeting con un pubblico un po’ più adulto del nostro, verso la fine di luglio. Essi hanno votato contro le modifiche del sistema pensionistico durante la prima lettura; poi hanno proposto un referendum e organizzato un meeting. Io credo veramente che loro capiscano quanto questo nuovo approccio possa danneggiare le persone, ma ritengo anche che il loro impegno sia stato soprattutto un’anticipazione della campagna elettorale di settembre ed un nuovo tentativo di acquisire consensi in seguito al fallimento del loro candidato presidenziale Pavel Grudinin. Dunque un tentativo di riconquistare i voti delle persone deluse dal comunismo e di difendere la nostalgia socialista dell’ex URSS. Non dimentichiamo che i loro finanziamenti sono per l’80% sovvenzionati dal governo (secondo i rapporti finanziari del 2017 pubblicati dalla commissione elettorale centrale), quindi loro non criticherebbero mai il presidente, ma soltanto delle decisioni che potrebbero, come dicono, metterlo sotto attacco a causa delle stime incorrette e delle proposte dei legislatori. Ma niente di “estremista”.
Naval’nyj attualmente è in carcere. Questo tira e molla da parte delle autorità durerà secondo te all’infinito?
- Naval’nyj è soltanto un fastidio per i nostri governanti. Un disturbo che può essere facilmente risolto con l’aiuto dei tribunali e della polizia. Nessuna azione seria è stata presa riguardo le sue investigazioni giornalistiche sulle proprietà e sugli affari del governo federale. Nessuna azione seria verrà intrapresa contro di lui perché è una figura troppo pubblica. Penso che ristagneremo tutti insieme in questa situazione e non accadrà nulla.
Parliamo delle elezioni presidenziali di marzo. Sei andata a votare?
- Non ho votato dal momento che non volevo prendere parte a procedure fittizie, specialmente se il mio candidato è per così dire interdetto dalle elezioni.
Come mai anziché astenervi non avete deciso di votare un altro candidato, anche simbolico?
- Per la stessa ragione. Credo anche che la partecipazione legittimi il risultato. È chiaro che il risultato elettorale è un elemento cruciale che crea l’illusione di supporto così come trasmesso in tv. Noi tutti sappiamo che i risultati sono in larga parte creati artificialmente con certi mezzi amministrativi e mance (come ad esempio biglietti omaggio, o la vendita dei beni di prima necessità al prezzo netto poco prima del voto). Questo stesso approccio è stato usato nelle elezioni municipali.
Ad esempio perché non la Sobčak?
- Sobčak è il paradigma dei doppi standard. I suoi sostenitori potenziali sono tipi da “Tatler”, così come il suo comportamento, sebbene la grande maggioranza dei russi non faccia nemmeno parte della classe media. Lei ha annunciato la sua decisione di partecipare alle elezioni dopo aver fatto tacere certe voci. Ha organizzato a malapena la sua campagna elettorale e speso quasi tutto il suo tempo incontrando investitori stranieri. Durante la “linea diretta” di Putin del 2017 lei pose una domanda inusuale e scomoda, ma noi sappiamo che queste “linee dirette” sono programmate attentamente. Quindi possiamo presumere che alla Sobčak sia stato accordato il permesso di parlare e di agire come un cuscinetto, per consentire al nostro attuale presidente di spaventare le persone ancora una volta con Maidan. E, a mio giudizio personale, lei sarà per sempre la presentatrice di un orrendo reality televisivo.
Voteresti Naval’nyj alle prossime elezioni? Perché?
- Penso che Naval’nyj farà campagna elettorale, ma anche che non gli sarà permesso niente di più rispetto a oggi. Con la decisione del nostro sistema giudiziario e della commissione elettorale centrale, Naval’nyj è convinto di perdere l’elettorato passivo, nonostante l’interessamento della CEDU al suo caso. Non è un oppositore gradito. Come diciamo tra di noi scherzando, tutto era a posto prima dell’arrivo di Naval’nyj.
Grazie Elena per aver risposto alle nostre domande, il caso Naval’nyj è di particolare interesse e tu ci hai aiutato a comprenderne meglio il contorno.
Traduzione a cura di Francesca Corsetti