La guerra annulla la distanza che il Mar Nero sancisce tra Ucraina e Caucaso. Frozen conflicts, legami economici e interessi geopolitici si intrecciano particolarmente in quest’area dello spazio post-sovietico. Il conflitto in corso aumenta ancora di più le tensioni latenti e delinea nuovi, possibili scenari.
Così, mentre i razzi di Mosca volano su Kiev e la frattura con l’Occidente si acuisce, vediamo un redivivo Azerbaigian approfittare della latitanza russa per proporsi come fornitore di gas alternativo per l’Europa. Allo stesso tempo, un’Armenia delusa dai stringenti, ma infruttuosi, vincoli di Mosca deve fare i conti con una rinnovata aggressività azera e un isolamento regionale sempre più profondo.In mezzo, la Georgia tenta disperatamente di mediare istanze europeiste e revanscismo antirusso, posizioni esacerbate dalla guerra in Ucraina e plasticamente rappresentate da un sistema politico interno estremamente polarizzato.
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