L’immagine di un monolite che nel tempo ne sostituisce un altro, leggermente più esteso, è l’ennesima semplificazione che nasconde fragilità, equilibri delicati e complessità che si raccolgono all’ombra del Cremlino.
La Russia del 24 febbraio 2022 non si è mossa in maniera così compatta come i media di Stato hanno voluto mostrare. Diverse posizioni, distanti da quella ufficiale, danno interpretazioni diverse dell’ “Operazione speciale” in Ucraina. E attenzione, non si tratta solo di istanze pacifiste, ma anche di quelle più estremiste e aggressive.
In questo valzer di interessi e personalità sopravvive, non senza preoccupazioni o difficoltà, la tenuta della Federazione e di chi ne è alle redini da oltre vent’anni. Oltre la propaganda, molte delle sfaccettature della Russia putiniana vengono così a galla, mentre l’identità unitaria plasmata negli ultimi decenni è messa a dura prova dal conflitto e dai suoi attori.
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