GEOPOLITICA
Notevoli gli spunti offerti dal Girone B: il gruppo comprende infatti Paesi che per motivi geografici, politici e religiosi si trovano agli antipodi (Iran e Marocco) e Paesi confinanti (Spagna e Portogallo), affini nella cultura ma separati da una grande rivalità campanilistica. I primi due, nel contesto del mondo islamico, non potrebbero essere più diversi: profondamente sunnita e in decisa ascesa nel panorama arabo il Marocco; campione dello sciismo militante e rivoluzionario l’Iran, peraltro alle prese con le turbolenze mediorientali (per l’asse saudita che sta cercando di indebolire il predominio acquisito degli ayatollah) e globali (non si può non citare la mossa del presidente americano Trump che ha deciso di ritirare il suo paese dall’accordo sul nucleare). Il 1° maggio scorso, inoltre, il ministro degli esteri marocchino ha sospeso le relazioni con Teheran, accusata di armare, addestrare e cooperare con i guerriglieri-terroristi del Fronte Polisario (gli indipendentisti della regione del Sahrawi occupata e colonizzata dell’esercito di Rabat) e in ciò non si può non individuare la longa manus di Riyad tesa a privare il rivale persiano di un ulteriore sponda africana.
Sentitissima la rivalità fra Spagna e Portogallo, rafforzata anche dalle 35 occasioni in cui i giocatori si sono incontrati nel prato verde, con la Spagna che ha vinto ben 18 di questi match contro i 6 del Portogallo. Se vogliamo fare un salto nella storia possiamo constatare che nel panorama iberico la rivalità fra le due nazioni si è cementata fin dall’epopea della Reconquista o durante le avventure coloniali reciproche che videro le due nazioni spartirsi le aree di influenza e colonizzazione (Trattato di Tordesillias). Accomunati da fattori religiosi e sociali ma divisi da lingua e postura internazionale i due Paesi offriranno sicuramente il miglior calcio del girone e le agguerrite e colorate tifoserie si faranno sicuramente notare per il loro entusiasmo.
Infine, non si può non notare una rivalità trasversale, ma non meno importante delle altre: tra Spagna e Marocco il confronto non si è mai sopito, partendo dalle tensioni che coinvolgono le due enclave spagnole in territorio africano (Ceuta e Melilla) per arrivare al già citato conflitto nel Sahara Occidentale, ex colonia spagnola.
Il Girone B è dunque quello con la mappa più ristretta (potremmo anche definirlo il girone di Gibilterra), con la parziale eccezione dell’Iran che però, almeno nel mondo arabo, viene visto come un intruso pronto a incunearsi un po’ ovunque. Alla stregua delle presunte o reali ingerenze russe in Occidente.
CALCIO
PORTOGALLO
Le aspettative sui freschi campioni dell’europeo sono altissime. Al quarto posto del Ranking Fifa i lusitani si giocano il primo posto con la Spagna in un girone assolutamente alla loro portata. Tralasciando Cristiano Ronaldo (l’attuale calciatore più forte al mondo e affezionato al pallone d’oro) probabilmente al suo ultimo mondiale giocato in piena forma fisica, la squadra ha a disposizione una nutrita schiera di atleti che abbiamo visto giocare o giocano tuttora nel campionato italiano: Ricardo Quaresma, Bruno Fernandes, Andre Silva, Joao Mario e Mario Rui. Quasi sicuramente l’armata portoghese passerà il girone (vedremo se riuscirà a superare la Spagna) ma la sfida si farà più difficile con l’avanzare del torneo in quanto incontreranno compagini più in forma e sicuramente più impegnative.
LA CURIOSITA’: degna di menzione è l’avventura del calciatore che fece sognare i portoghesi nel 2016, il guineense naturalizzato portoghese Eder. Subentrato al posto dell’infortunato Cristiano Ronaldo, il 10 luglio 2016 ha segnato la rete che ha portato i lusitani sul tetto di Europa ma da allora, complici le scarse performance in nazionale e in campionato, il centravanti non è stato convocato nella rosa dei giocatori impegnati in Russia, nonostante alcuni segnali incoraggianti di ripresa. Triste parabola di una meteora rimasta, però, nel cuore di tanti tifosi iberici.
MIGLIOR PIAZZAMENTO STORICO: 3° posto (Inghilterra 1966)
OBIETTIVO 2018: Semifinale
SPAGNA
La nazionale iberica è sicuramente uno dei team favoriti del campionato mondiale. La variabile che potrebbe indebolire le “furie rosse” è la decisione a sorpresa della federazione spagnola di esonerare l’allenatore Lopeteguei (per il contratto che ha firmato con il Real Madrid) e ingaggiare al suo posto Fernando Hierro. Indiscutibile la qualità tecnica della compagine spagnola: il fantasista e il trequartista Isco, il roccioso Andreas Iniesta (all’ultimo mondiale prima di tentare l’avventura cinese), Diego Costa, Sergio Ramos e Piqué fra i due centrali più forti del panorama mondiale. Giocatori del calibro di Alvaro Morata e Iker Casillias non sono stati convocati e questo è un ulteriore segnale della qualità impressionante offerta dagli iberici. La Spagna si giocherà la coppa con le superfavorite Germania e Francia e potrebbe essere proprio lei a spuntarla dopo i recenti insuccessi clamorosi, sia mondiali che europei.
LA CURIOSITA’: La nazionale spagnola ha rischiato seriamente di venir esclusa dal Mondiale, secondo una rivelazione del quotidiano “El Pais”. La Federazione infatti avrebbe ricevuto una lettera dalla Fifa in cui viene esplicitato che le ingerenze del Governo nelle elezioni federali possono determinare la sospensione di un membro associato e quindi l’espulsione da tutte le competizioni alle quali partecipa. Il casus belli è la richiesta di nuove elezioni per la presidenza che è stata avanzata dal Consejo Superior de Deportes: secondo l’organismo che guida il calcio mondiale questo intervento del CSD potrebbe essere etichettato come un’indebita intromissione del Governo che mette a repentaglio l’autonomia della Federazione e implica una violazione grave del suo statuto.
MIGLIOR PIAZZAMENTO STORICO: Vittoria finale (Sudafrica 2010)
OBIETTIVO 2018: Finale
MAROCCO
Il calcio sta vivendo un periodo d’oro nel Paese nordafricano. Stadi pienissimi, investimenti massicci, entusiasmo alle stelle e onnipresenti riferimenti alle imprese dei leoni dell’Atlante. L’ultima apparizione del Marocco ai Mondiali risale a Francia ’98, anno in cui la nazionale raggiunse il best ranking FIFA con il 10° posto. La compagine si presenta al mondiale con un promettente mix di giovani e coriacei veterani che promettono di stupire i supporter che affolleranno bar e luoghi di ritrovo da Tangeri a Agadir. I ragazzi di Hervè Renard (conosciutissimo in Africa per i vari titoli vinti con differenti nazionali) puntano su una difesa solida e abili trequartisti che potrebbero fare la differenza.Fra tutti spicca il nome di Medhi Benatia, capitano della nazionale e indispensabile difensore della Juventus ma non va sottovalutato, appunto, il trequartista dell’Ajax Hakim Ziyech fantasista da tenere d’occhio anche nel post mondiale e che potrebbe presto calcare i campi nostrani. Sicuramente il confronto con i colossi Spagna e Portogallo è impari ma sconfitto l’Iran e sperando in qualche passo falso degli iberici, i “leoni dell’atlante” potrebbero espugnare questo difficile girone
LA CURIOSITA‘: Appena due giorni fa il Marocco ha perso la sua occasione di organizzare il Mondiale di calcio 2026. Al triumvirato USA-Canada e Messico è andata la preferenza della FIFA, sfumando i sogni di gloria e riscatto delle élite politico economiche ma anche di tanti comuni cittadini che vedevano nel palcoscenico del Mondiale un’allettante prospettiva per il rilancio internazionale della monarchia arabo-africana.
MIGLIOR PIAZZAMENTO STORICO: Ottavi di finale (Messico 1986)
OBIETTIVO 2018: Ottavi di finale
IRAN
Qualificata per la seconda volta di fila e pronta a partecipare al quinto mondiale della sua storia, la nazionale guidata dal portoghese Carlos Queiroz è da tempo uno dei team più promettenti del panorama asiatico. Seppur priva di top player impegnati in campionati prestigiosi (ad esclusione dell’attaccante del Rubin Kazan, Sardar Azmour, con alle spalle 23 gol in 32 presenze) la nazionale persiana è una compagine da osservare con curiosità per via del suo stile di gioco coriaceo ma non privo di guizzi offensivi. I bookmakers non scommettono sul fatto che il team riesca a passare l’ostico girone a meno di clamorosi tracolli delle superfavorite iberiche. L’Iran deve necessariamente portare a casa tre punti con il più abbordabile Marocco e sperare in una serie di risultati favorevoli se vuole realizzare l’impresa.
LA CURIOSITA’: A due giorni dal debutto in campo dei leoni di Persia un grosso inconveniente è capitato alla squadra. Gli iraniani si sono ritrovati senza scarpe: la Nike, infatti ha ritirato la fornitura di scarpe da gioco a causa dell’embargo degli Usa nei confronti dell’Iran costringendo quindi i giocatori a acquisti obbligati personali. Certamente non un segnale di buon auspicio per la nazionale di Teheran
MIGLIOR PIAZZAMENTO STORICO: Primo turno nel 1978, 1998, 2006, 2014
OBIETTIVO 2018: superare l’arduo girone
Come vedere le partite in tv
Marocco – Iran; 15 giugno 2018, 17.00 (Italia 1) 0 – 1
Portogallo – Spagna; 15 giugno 2018, 20.00 (Canale 5) 3 – 3
Portogallo – Marocco; 20 giugno 2018, 14.00 (Italia 1) 1 – 0
Iran – Spagna; 20 giugno 2018, 20.00 (Italia 1) 0 – 1
Iran – Portogallo; 25 giugno 2018, 20.00 (Canale 20) 1 – 1
Spagna – Marocco; 25 giugno 2018, 20.00 (Italia 1) 2 – 2
Classifica
SPAGNA | 5 |
PORTOGALLO | 5 |
IRAN | 4 |
MAROCCO | 1 |