Mosca è sempre più lontana dalle Repubbliche baltiche, nonostante il comune affaccio sull’omonimo mare. La guerra in Ucraina ha peggiorato ulteriormente le relazioni già tese nella regione, con Riga, Tallinn e Vilnius schieratesi prontamente al fianco di Kiev e chiuse al dialogo con il Cremlino.
Il muro contro muro si materializza in ogni settore, dalla difesa all’energia, dalla diplomazia all’economia, e coinvolge tutti gli Stati bagnati dal Baltico, solidali con le tre “sorelle” e con l’Ucraina. Mosca vede deteriorarsi ancor di più la propria presa sulla “Pribaltika“, che tuttavia non riesce ad emanciparsi completamente dall’ingombrante vicino. San Pietroburgo e Kaliningrad, vitali per il Cremlino, sono pronte lì a ricordarglielo.
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